Durante questo viaggio ho avuto diverse emozioni contrastanti, ma tutte indiscutibilmente arricchenti.

Vorrei cominciare con la nota un pochino più negativa… Sono tornata da questa incredibile esperienza con un filo di frustrazione. Infatti, come ho già discusso con i miei compagni di viaggio, il fatto di non aver potuto fare niente di veramente attivo per poter aiutare sul campo mi ha lasciata con un desiderio non completamente soddisfatto. La festa di Natale alla scuola, mi ha comunque dato l’occasione di entrare in contatto con il mio vero interesse, i bambini. Poter vedere i loro sorrisi è stato un vero e proprio regalo di buone feste!

A posteriori mi rendo conto che è stato davvero importante entrare cautamente in questo mondo imparando dapprima a conoscere l’operato di queste magnifiche persone e in seguito la cultura della gente con la quale collaborano. Trovo, infatti, importante questo passaggio graduale per poter capire come agire con il massimo dell’efficacia, ma nel pieno rispetto del luogo e delle persone. Sono convinta che ogni azione sia fatta con la bontà più assoluta, ma a volte non ci rendiamo conto della differenza di mentalità, di cultura e questo ci porta a comportarci come per NOI è normale, ma che non rientra forse nei loro standard.

Questo viaggio mi ha fatto riflettere molto. Penso che un clic sia scattato dentro di me. Lo scambio che ho potuto avere con tutte queste persone mi ha fatto capire quanto sia importante il lavoro personale per poter essere centrati nell’aiutare gli altri. La conoscenza del mondo è importante, ma da sola non basta. Conoscere se stessi è altrettanto fondamentale per poter agire al meglio.

Il caso non esiste e questo viaggio me lo ha dimostrato ancora una volta. Infatti, ho avuto l’occasione di partire proprio nel mese fra la fine dei miei studi e prima di cominciare la mia attività lavorativa. Questo viaggio fuori programma si è rivelato a me in un perfetto tempismo. Un susseguirsi di eventi che mi ha portata a vivere questa esperienza.Il sorriso dei bambini, il gioco, la comunicazione a mimo, lo scambio di culture, un abbraccio, ecc., ogni semplice cosa qui è stata più intensa.

Vedendo l’operato di Missione possibile e tutti i legami che si sono intrecciati nel corso degli anni e che portano i loro frutti, ho preso consapevolezza di come anche una piccola goccia sia importante in questo mare. Ogni persona ha delle qualità che può mettere a disposizione e sarebbe davvero splendido poter sfruttare queste ricchezze a prezzo zero a favore di quei bambini che hanno cosi tanta voglia di crescere e imparare.

Ringrazio ancora di cuore tutti per avermi permesso di partecipare a questo meraviglioso viaggio e un grazie speciale va a Michele che ci ha accompagnati con tanto affetto.

Un salutone

Silvia

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